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Test di antenne verticali

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Nella foto a destra potete ammirare l'intrepido Roberto IZ2HGH durante la fase di pre-test della sua antenna multibanda portatile.

In quel momento ma soprattutto a quell'orario nonIZ2HGH potevamo scaricare ed installare tutto il materiale da provare in quanto alle 11:20 del mattino significa avere a disposizione poco meno di un'ora prima che scatti l'ora X e cioè l'ora del pranzo al quale rinunciare è impossibile.
italiaE' impossibile rinunciare ad una tavola imbandita all'ombra di quattro ippocastani, con una fresca bottiglia di pinot nero vinificato in bianco ed un antipasto di salame, coppa, pancetta ed una fetta di cotechino caldo accompagnati da un'invitante insalata russa fatta in casa il tutto rigorosamente nostrano.
A seguire un bel risotto ai funghi oppure dei ravioli con ripieno di brasato, come secondo un bel bollito misto accompagnato da una fantastica salsa verde in alternativa a svariati tipi di arrosto.

Il vero test delle antenne a questo punto va fatto nel primo pomeriggio anche se un inevitabile calo di interesse ci assale subito dopo l'affogato al caffè accompagnato da un sorbetto al limone. Ma non preoccupatevi dopo il pranzo è l'inevitabile curiosità che fornisce l'energia necessaria per alzarsi da tavola per poter verificare le nostre teorie.

Si ritorna in collina ed ancora più in alto e più vicini alla vetta. La penultima volta che ci sono stato ho fatto fatica ad addormentarmi la notte in quanto ero molto simile ad un gambero scottato in padella.
L'unica raccomandazione che mi sento di darvi se avete l'intenzione di emulare un simile test in collina o a quote superiori di portarvi una crema solare.

L'antenna portatile di Roberto è lunga poco più di 4mt con un piedistallo di sostegno alla base ed una bobina di accordo regolabile in lunghezza. Alle due estremità troviamo un cappello capacitivo in alto e quattro radiali lunghi 5mt a terra. Accordando l'antenna sui 20 metri la bobina viene utilizzata pochissimo e resta estratta per circa 2/3 spire trovando facilmente un accordo in banda e devo dire con un'ampiezza di circa 300Khz e questo consente lavorare tutti i 20 metri senza accordatore.

La seconda antenna non visibile nelle foto è un mezzo dipolo ripiegato lungo 10mt sostenuto da un palo in fibra di 12mt realizzato con una piattina da 300 Ohm con alla base 8 radiali da 10mt.

Qualcuno inevitabilmente si chiederà il motivo di questa strana configurazione d'antenna.

E' presto detto, un'antenna verticale posizionata al suolo con uno scarso piano di massa riduce la sua impedenza sino a 15/20 Ohm introducendo un'elevata perdita di efficienza.

L'intenzione è di elevare la sua impedenza limitando in questo modo le perdite di efficienza, ma come ?
Un dipolo ripiegato ha un'impedenza tipica di 300 Ohm, mezzo dipolo ripiegato ha un'impedenza comunque molto alta anche se si riduce per la vicinanza al suolo e la scarsa presenza di un piano di massa ideale.
Utilizzando un mezzo dipolo ripiegato posizionato molto vicino al suolo e con pochi radiali, si ottiene comunque un'impedenza più elevata che può variare da 90 a 120 Ohm, questa maggiore impedenza limita le perdite di efficienza del sistema di antenna.

Ecco il motivo di questo esperimento.
La vettura è stata attrezzata con un ricetrasmettitore YAESU FT-897, un accordatore manuale MFJ DELUXE VERSA II il quale ci consentiva una rapida commutazione tra le antenne, nonostante la piccola non necessitava di alcun accordo mentre l'altra lo richiedeva.

Entrambi siamo partiti per provare l'efficienza delle nostre rispettive antenne senza necessariamente la voglia di confrontarle tra loro, ma il confronto è diventato inevitabile.

La prima antenna è stata collegata al connettore 1 in bypass mentre la seconda al connettore 2 in modalità tuned.
E' giusto dire che il confronto non rende giustizia anche per le differenze strutturali delle rispettive antenne, la piccola è di fatto un quarto di lambda mentre la grande è mezzo lambda è inevitabile riscontrare delle differenze.
Abbiamo effettuato diversi collegamenti in 20 metri con corrispondenti sia italiani che europei ottenendo buoni rapporti con entrambe le antenne, la differenza è emersa in una ruota composta da stazioni posizionate dal centro al nord Italia ed una stazione di Stoccarda operatore Domenico DJ0MM.
Dopo la commutazione tra le antenne i corrispondenti italiani fornivano un rapporto con minime differenze circa un punto di differenza, ma quello che ci ha stupito è stato Domenico il quale ha dato una differenza di 10db al suo S-meter, riuscendo ad ascoltarci senza problemi ovviamente con l'antenna lunga 10mt.

Questo ci ha spinto a programmare altre prove riducendo la lunghezza del dipolo lungo da mezz'onda ad un quarto d'onda per verificare la teoria di efficienza confrontando così due antenne di simile lunghezza d'onda ma con differente configurazione.

Un saluto ed a presto da Roberto IZ2HGH e Ivano IK2RLM
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